Trailer “The Story of My Wife” (Variety)
Il film in concorso a Cannes “La storia di mia moglie”, con Lea Seydoux, debutta nel trailer (ESCLUSIVO)
di Leo Barraclough
Variety ha ottenuto l’accesso esclusivo al trailer di “The Story of My Wife”, che sarà proiettato in concorso al Festival di Cannes. Il film del regista candidato all’Oscar Ildikó Enyedi è interpretato dalla vincitrice della Palma d’Oro Léa Seydoux. Films Boutique gestisce i diritti di vendita mondiali. “On Body and Soul” di Enyedi ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino nel 2017 ed è stato nominato all’Oscar l’anno successivo. Seydoux ha vinto la Palma d’Oro a Cannes, insieme al regista Abdellatif Kechiche e alla co-protagonista Adèle Exarchopoulos, per “Blue Is the Warmest Color” nel 2013. Nel cast ci sono anche Gijs Naber (“Come evitare tutto”), Louis Garrel (“Forte”), Josef Hader (“Stefan Zweig: Addio all’Europa”), Sergio Rubini (“La roba dei sogni”) e Jasmine Trinca (“Miele”). “La storia di mia moglie” è un adattamento dell’omonimo romanzo di Milan Fust del 1942.
La storia, una variazione della leggenda dell’Olandese Volante, è ambientata negli anni ’20. In esso il capitano di mare Jakob Storr fa una scommessa in un caffè con un amico che sposerà la prima donna che entrerà nel posto, e poi Lizzy entra. Il romanzo di Fust è stato pubblicato per la prima volta in Ungheria nel 1942, ma tradotto in inglese solo alla fine degli anni ’80, quando è diventato un fenomeno letterario. Il primo lungometraggio in lingua inglese di Enyedi riunisce la regista con i suoi produttori di “On Body and Soul” Monika Mecs, Ernö Mesterházy e András Muhi dell’ungherese Inforg-M&M Film. Komplizen Film, con sede a Berlino, produttore del candidato all’Oscar “Toni Erdmann”, è un coproduttore, insieme all’italiana Palosanto Films, in associazione con la francese Pyramide Productions. Il film è sostenuto dall’Hungarian Film Institute, dal Ministero della Cultura italiano, Eurimages, RAI Cinema e Arte, tra gli altri.
Parlando con Variety durante la produzione del film, Enyedi ha spiegato perché aveva voluto adattare il libro di Fust. “Da figlia unica ero una ragazza libresca e uno dei momenti decisivi della mia adolescenza è stato l’incontro con questo romanzo”, ha detto. “Parla con disarmante sincerità e lucidità a volte spaventosa dei nostri difetti umani e, allo stesso tempo, tratta i suoi eroi imperfetti e falliti con immensa tenerezza. Una combinazione rara.” Riferendosi alle risonanze contemporanee della storia, Enyedi ha dichiarato: “Questo film è una lettera d’amore a tutti gli uomini meravigliosamente imperfetti – agli amori della nostra vita, scritta da una regista. Quando ero bambino l’attributo maschile che invidiavo di più era la cavalleria. Vorrei permettermi ora di essere cavalleresco. Vorrei aggiungere un tocco gentile alla discussione generale di oggi sulla comunicazione tra i sessi. Sono così felice che attraverso alcune finestre chiuse e ora aperte si stia diffondendo aria fresca, che le nostre abitudini sociali stiano cambiando in meglio. Facciamolo con più gentilezza e più umorismo – non sarà meno efficace ma sarà sicuramente più divertente per tutti noi”.
https://variety.com/2021/film/global/cannes-the-story-of-my-wife